Da Facebook a Uber, da Microsoft a Google: sono già molte le big tech della Silicon Valley che annunciano la riapertura dei loro uffici e un graduale ritorno delle persone alla “normalità”, con modalità, tempi e ritmi anche molto differenti, a seconda delle esigenze.
Questo ultimo anno ha alimentato nelle persone la voglia di vedersi, incontrarsi, stare insieme, ma anche, e soprattutto, l’esigenza di ricomporre il senso del proprio lavoro, di tessere rapporti, relazioni e conversazioni di qualità, di valore.
In quest’ottica, pensare a una ri-costruzione può non essere la risposta più giusta alle mille domande che emergono dalla ricerca dei nuovi equilibri. Forse, più che ri- costruire, dovremmo pensare a ri-connettere, ri-vitalizzare, ri-attivare le relazioni tra i membri del nostro team. Rincontrarci sarà bellissimo, ma ci sono tutta una serie di punti ai quali bisognerà prestare attenzione.
Rincontrarci sarà bellissimo, ma ci sono tutta una serie di cose a cui bisognerà prestare attenzione in questo processo.
Innanzitutto bisognerà creare spazi di conversazione, confronto e condivisione, in cui il gruppo possa elaborare quanto vissuto quest’anno. Non dovremmo infatti dare per scontato che tutti abbiano vissuto alla stessa maniera l’ultimo periodo.
Fare un passaggio collettivo su queste dimensioni è fondamentale per qualsiasi team che voglia proiettarsi in avanti e guardare al proprio futuro. (A questo proposito leggi pure Nuovi equilibri, ascoltando il segnale del presente di Chiara Forzatti).
In secondo luogo, è importante che queste conversazioni avvengano in luoghi che favoriscono esperienze in grado di coinvolgere sia la parte emotiva che quella fisica. Chi ha vissuto dentro casa negli ultimi mesi ne esce impoverito sotto il piano sensoriale, offrire l’opportunità di abbracciare nuovamente una dimensione più ampia è uno dei punti sui quali fare attenzione. (A tal proposito leggi Sense of Place di Jlenia Ermacora)
In generale, crediamo che questi momenti saranno l’occasione per:
La riconnessione è un’occasione da non perdere per sancire un nuovo spirito di squadra nutrito da una maggiore cura nei confronti del singolo e una rinnovata fiducia nel fatto che alla fine quello che davvero conta sono sempre le relazioni.