Forse non molti sanno che nel suo saggio del 1946 “Politics and the English Language”, George Orwell ha messo giù cinque regole da tenere sempre a mente per scrivere testi che le persone abbiano voglia di leggere.
Scrivere bene è un’arte. Ed è chiaro che non tutti nascano con una “bella penna”. Ma saper scrivere resta una delle competenze fondamentali che occorre apprendere e affinare per comunicare in maniera efficace. In particolare oggi, che la nostra comunicazione passa in maniera imprescindibile dal digitale, scrivere è una vera e propria capacità di leadership.
Quanto è importante coinvolgere scrivendo una buona email, e quanto facilmente possiamo rovinare un rapporto quando, rispondendo in maniera impulsiva, non prestiamo attenzione alla “storia” che stiamo raccontando a chi ci leggerà?
Chi scrive lo fa per essere letto da qualcuno, eppure a volte sembriamo dimenticarlo. Cosi ci focalizziamo solo su quello che noi crediamo sia importante, senza tenere a mente che le nostre parole scritte hanno un impatto. Possono far gioire o fare arrabbiare, annoiare terribilmente oppure fare muovere gli altri.
Recentemente, abbiamo lavorato con un team di ricercatori, persone che per la natura stessa del loro lavoro hanno tantissimi contenuti ma che usando termini tecnici e una struttura del testo troppo articolata possono finire per di diventare poco comprensibili ai loro lettori.
Cosi il nostro David Baker, ex managing editor di Wired Uk, docente alla School of Life e con una lunga esperienza al Financial Time, ha ripreso le cinque regole di Orwell per allenare il team a scrivere dei testi in grado di catturare davvero l’attenzione e fare venire la voglia ai lettori di arrivare fino alla fine dell’articolo (cosa non troppo scontata quando i contenuti sono complessi e troppo tecnici).
Leggile attentamente e chiediti: come scriverò la mia prossima mail? La tua leadership si gioca anche lì.